Spesso si è portati a pensare che la diarrea si manifesti solo attraverso l’emissione di feci liquide e pertanto le feci malformate (cremose, marmellatacee, parzialmente formate) vengono considerati “normali” e quindi non degne di attenzione da parte del proprietario; tale considerazione viene generalmente fatta anche nei confronti di variazioni di colore, volume e/o numero delle defecazioni giornaliere. Secondo molti proprietari il numero di defecazioni è associato al numero delle passeggiate quotidiane ma questo dato non è veritiero. Il cane dovrebbe fare le feci due volte al giorno, il gatto una volta al giorno. Alcune credenze legate al passaparola possono far trascurare dei segni clinici lievi ma comunque significativi di approfondimento veterinario per svelare una condizione di malattia cronica.

Per capire se il tuo cane ha la diarrea basta valutare cosa accade quando si raccolgono le feci da terra. Infatti se le feci sono formate non lasciano impronta per terra e sono asciutte e ben raccoglibili. Anche nel gatto vige lo stesso meccanismo e la lettiera deve essere solo parzialmente adesa al cono fecale.

Le feci rappresentano il prodotto di rifiuto generato da una corretta digestione dell’alimento e da un adeguato assorbimento di nutrienti e liquidi (acqua) esercitato da un tratto digestivo normalmente funzionante. Nel caso in cui si realizzi un malfunzionamento di questi eventi (sindrome di malassorbimento di gravità differenti da forme lievi a più severe), le feci tendono a manifestarsi con alterazione della consistenza (più morbide o più secche), del volume (minor assorbimento) e/o del numero delle defecazioni (considerate normali se in numero massimo di 2-3 giornaliere).

Ovviamente il tipo di alimento e di macronutrienti (fibre presenti o aggiunte) può influenzarne le caratteristiche ma la presenza ricorrente di feci malformate, inizialmente formate e poi cremose, con volume aumentato e con numero di defecazioni aumentato associato a flatulenza, voracità nell’appetito con dimagramento, rumori di pancia deve far sospettare una patologia sottostante e richiedere una visita gastroenterologica.

Anche il colore delle feci deve essere considerato perché spesso erroneamente interpretato come sinonimo dell’alimento introdotto (ovviamente un cane che consumerà carote crude avrà più facilmente presenza di materiale arancione nelle feci); non è infrequente assistere alla defecazione di feci giallastre o verdastre che esprimono disordini della motilità intestinale (i pigmenti biliari che conferiscono la tipica colorazione marrone delle feci possono non essere adeguatamente lavorati conferendo colorazioni differenti).

Così come la presenza di feci nerastre non deve subito far pensare ad una emissione di sangue digerito (MELENA) ma considerare eventi ossidativi e/o alimenti consumati (carne di cavallo) che possono conferire una colorazione ad aspetto anomalo così come la presenza di sangue rosso vivo o di feci di aspetto marmellataceo (rosso marronastro gelatinoso) deve far pensare ad un disordine dell’intestino distale e come tale deve essere riportata durante la visita veterinaria.

Se il tuo pet manifesta uno o più di un segno clinico di quelli precedentemente descritti sarebbe opportuno eseguire una visita gastroenterologica