Il respiro rumoroso o russante nel cane è normale?

Il cane ed il gatto, come avviene nell’uomo, durante la respirazione non dovrebbero emttere rumori respiratori udibili.

Non infrequentemente si può osservare nel cane (ed in particolare nei soggetti di razza brachicefalica come il bulldog inglese, il bouledogue francese, il carlino, ecc.) la comparsa di un rumore respiratorio durante il sonno (respiro russante) o durante l’attività quotidiana normale (respiro rumoroso) che frequentemente viene interpretato come “normale”.

Questa considerazione è del tutto sbagliata e può facilmente generare una serie di disordini respiratori via via sempre più significativi al punto da predisporre il cane a gravi condizioni condizioni ad arrivare anche ad esiti letali.

I rumori respiratori sono sempre da considerarsi come eventi anomali che indicano fenomeni ostruttivi al normale passaggio della colonna d’aria inspirata (a livello nasale) che inducono ad un’aumentato sforzo dei muscoli respiratori che il cane è continuamente costretto a fare per esplicare una funzione respiratoria che dovrebbe essere spontanea e naturale. Nelle razze brachicefaliche, la conformazione morfologica anormale del cranio presenta anomalie alla nascita (narici stenotiche, palato molle allungato ed ispessito, ridotto lume tracheale) che sin dai primi momenti di vita, genera nel cane la comparsa di fenomeni ostruttivi meccanici alle vie respiratorie con la comparsa successiva di disordini sempre più severi.

Tale condizione, spesso presente sin dalla nascita, verificandosi in maniera costante nel tempo rimane una causa predisponente severa per la comparsa di disordini respiratori più severi (incapacità a svolgere le normali attività di gioco e interazione sociale, assunzione del cibo e dell’acqua di bevanda, interruzione del sonno con irrequietezza); inoltre l’aumento della pressione intratoracica a discapito di quella addominale può indurre la comparsa di fenomeni digestivi (rigurgito, ipersalivazione, vomito, eruttazione, ingestione eccessiva di aria). E’ assolutamente consigliabile, quindi, far visitare il proprio animale per identificare la gravità dei segni respiratori (e digestivi associati) in modo da allestire un corretto approccio mirato nel tentativo di ridurre l’ostruzione e migliorare le performances del proprio animale.