La perdita involontaria di urina viene definita incontinenza. Tra i disturbi urinari, l’incontinenza è maggiormente frequente nel cane femmina sterilizzata rispetto al cane maschio e al gatto.

Il proprietario spesso si accorge della perdita di urina durante le fasi di riposo trovando la cuccia o il pavimento dove riposa il cane, bagnati di urina.

L’incontinenza però può essere, in alcuni casi, associata ad altri sintomi come l’aumento della frequenza di urinazione (pollachiuria), l’aumento della quantità di urina nella giornata (poliuria) ed aumento dell’assunzione di quota di acqua giornaliera (polidipsia).

Per capire la giusta quota di acqua che dovrebbe assumere il proprio pet sarebbe indicato misurarne la quantità assunta nelle 24 ore. In base ad un calcolo matematico in funzione del peso corporeo il veterinario può capire se il pet sta assumendo troppa acqua (polidipsia).

La caratterizzazione della tipologia di incontinenza da parte del proprietario è fondamentale per aiutare il medico veterinario ad impostare un iter clinico adeguato per giungere ad una diagnosi. Sarebbe infatti importante capire se la perdita di urina avviene solo durante le fasi di riposo piuttosto che durante il giorno e le attività di gioco, l’entità delle perdite urinarie (solo alcune gocce piuttosto che grandi quote di urina con imbrattamento della regione vulvare o peniena) e la frequenza. Per aiutare il veterinario a caratterizzare i segni clinici può essere di aiuto eseguire un filmato.

L’incontinenza può essere determinata da molte patologie estremamente diverse tra loro per questo motivo la classificazione prevede una macro suddivisione in due categorie: incontinenza da cause neurologiche e cause non neurologiche. Le patologie neurologiche sono spesso presenti in animali adulti anziani e di taglia medio grande; la perdita urinaria può essere associata ad altri sintomi quali difficoltà di deambulazione degli atri posteriori.

Tra le cause non neurologiche sono presenti i difetti anatomiche e le anomalie funzionali. L’incontinenza nei pazienti giovani adulti infatti può essere spesso determinata da difetti delle vie urinarie spesso congeniti quali uretere ectopico, vescica pelvica, stenosi vaginale, residuo uracale, ipoplasia uretrale, alterazioni del vestibolo vaginale. Considerando la grande varietà di difetti anatomici che possono essere presenti l’iter diagnostico dovrà essere completo e scrupoloso (esame delle urine, urinocoltura, esame radiografico e/o ecografico ed esame endoscopico).

Le anomalie funzionali possono essere spesso presenti in cani femmine di età adulta e taglia medio grande. In questi pazienti, l’incontinenza è spesso determinata da incompetenza dello sfintere uretrale superiore (USMI) spesso definita come incontinenza post sterilizzazione.

Considerando le varie cause che possono determinare incontinenza, estremamente diverse tra loro, risulta fondamentale eseguire un iter clinico mirato che possa far giungere ad una diagnosi corretta per impostare la terapia adeguata.